Progetto 21

Un progetto per affermare la nostra essenza di artisti e lavoratori dello spettacolo

In un momento in cui il mondo dell’arte performativa sta vivendo una situazione di stallo, noi come artisti abbiamo la necessità di ritrovare il nostro posto nel mondo e nella società, confermando come teatro, danza, musica, canto, fotografia e arte figurativa possano promuovere e divulgare una narrazione capace di includere le emozioni di tutte e tutti.

Da gennaio 2021, come Tedacà abbiamo riunito un collettivo di attrici, ballerine, coreografe, scrittori, cantanti, fotografi e artisti che si incontrano due volte a settimana, presso il teatro Bellarte, per dare forma a Progetto 21, un format in divenire, dove ciascun componente diventa parte di un gruppo che trasforma il sentire individuale in sentire universale. I componenti di questo collettivo sono artisti che collaborano alle nostre produzioni e ai diversi progetti di Tedacà. Il nome non è stato scelto a caso. Si chiama Progetto 21 perché ha una dimensione temporale che coprirà questa annualità straordinaria e perché gli artisti coinvolti sono 21.

Con Progetto 21, intendiamo fornire anche una forma concreta di sostegno al reddito degli artisti.

Un progetto per coinvolgere il pubblico nel nostro percorso artistico e creativo

Progetto 21, quando incontrerà il pubblico, potrà essere realizzato in un teatro ma è stato pensato, anche e soprattutto, per spazi non teatrali: una sala di un museo, uno spazio dedicato all’arte contemporanea, una piazza, un parco, un ampio terrazzo. Ci immaginiamo il pubblico come un grande cerchio intorno agli artisti, che contengano, delimitino, quasi sfiorino quello che avverrà all’interno.

Progetto 21 è partito a gennaio. Inizialmente gli artisti si sono confrontati portando in luce la propria dimensione emozionale, spesso fondata su un periodo di smarrimento, vista il lungo tempo di inattività. Lavorando insieme, sotto la guida del nostro direttore artistico Simone Schinocca, il gruppo ha costruito una performance costituita da un vocabolario comune, situazioni dettate dall’improvvisazione e momenti di rottura, dove ciascun componente interpreta un tema con qualsiasi forma artistica. Abbiamo lavorato su questo per codificare un linguaggio che coinvolga il pubblico nel nostro processo creativo, rendendo inoltre ogni rappresentazione di Progetto 21 diversa dalla precedente.

Un progetto di teatro, danza, musica, scrittura e fotografia

Progetto 21 valica il linguaggio dello scenico, innescando contaminazioni anche con letteratura e fotografia. Durante la performance, un lato del proscenio è dedicato allo “spazio lettura”, prima di ogni prova gli artisti portano dei temi legati al tema scelto per le “rotture”, durante la rappresentazione ciascun componente può andare nello spazio deputato, indicato da un leggio, dove selezionare e leggere il brano letterario che ritiene consono al momento. Alla fine di ciascuna prova, gli artisti condividono delle frasi che rappresentino lo stato emozionale provato durante la performance, tutti queste parole vengono condivise con il fotografo e reporter Emanuele Basile che, a sua volta, restituisce al gruppo il loro sentire comune attraverso una sua fotografia, scattata in qualche angolo del mondo. Così il sentire individuale diventa prima comune e poi tangibile e universale.

Progetto 21 è la volontà di costruire un futuro, anche in una situazione così difficile

GLI ARTISTI E I LAVORATORI DI PROGETTO 21

Regia Simone Schinocca
con Valentina Aicardi, Federica Beccaria, Francesca Bovolenta, Francesca Cassottana, Claudia Cotza, Antonella Delli Gatti, Giulia Guida, Silvia Freda, Costanza Frola, Marco Musarella, Michela Paleologo, Valeria Pugliese, Valentina Renna, Marisa Russo, Andrea Semestrali, Viviana Stizzolo, Livio Taddeo, Giulia Vescovo
Coordinamento tecnico Florinda Lombardi
Foto di Emanuele Basile