LE MOLTE VITE DI RODOLFO VALENTINO
Regia Simone Schinocca
Testo Livio Taddeo
Assistente alla regia Valentina Renna
Musica originale dal vivo Supershock
Performer Michela Paleologo, Marco Musarella
Montaggio Video Isabella Martinelli
Light Designing Florinda Lombardi
Costumi Agostino Porchietto
Produzione Tedacà,
con il sostegno di MIC - Ministero della Cultura e Regione Piemonte,
in collaborazione con Fertili Terreni Teatro
QUANDO
9-10 Novembre, ore 21.00
11-12 Novembre, ore 19.00
DOVE
Teatro Bellarte - Via Bellardi, 116 - Torino
INFO
Mail. biglietteria@fertiliterreniteatro.com
Cell. 331.3910441 (dalle 15 alle 18)
Un'indagine onirica sul primo divo della Storia del Cinema
narrato attraverso teatro, musica e proiezioni
È il 23 agosto 1926. Rodolfo Valentino lascia questa vita, a causa di una peritonite.
Lo spettacolo racconta le vicende e il vissuto di Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, il giovane pugliese di Castellaneta emigrato negli Stati Uniti, diventato il primo divo della Storia del Cinema, nel periodo in cui il cinematografo muoveva i suoi passi e i film erano muti.
Nonostante la fama, la vita di Valentino non è mai stata semplice. C’era una parte di America che lo adorava, ovvero i fan e le donne che hanno affollato il suo funerale, considerato uno dei più imponenti dell’ultimo periodo, ma esisteva anche una parte dell’opinione pubblica che lo osteggiava, a causa delle sue radici italiane e perché simbolo di una bellezza troppo moderna, e “curata”, che metteva in pericolo i canoni mascolini e patriarcali dell’uomo americano.
Le vite di Rodolfo Valentino
raccontate attraverso teatro, musica e proiezioni
Durante lo spettacolo, il pubblico si ritrova all'interno di una dimora senza tempo, come un piccolo cinema onirico o la casa dei fantasmi di un luna park. Sul palco si materializzano le persone che hanno conosciuto Valentino, o che hanno attraversato in qualche modo la sua strada. Ci sono gli ufficiali del governo che fanno l'inventario degli oggetti trovati nella sua ultima dimora, Nido di Falco, quattro acri di terreno riempiti di cipressi, cavalli arabi e mobili antichi. Oppure la coppia di migranti italiani che l'ha incontrato durante la traversata in mare, o la nobildonna che lo affittava come taxi dancer. E poi ci sono giornalisti, la sceneggiatrice, le ammiratrici e la sua seconda moglie.
Tutti raccontano, in qualche modo, il loro Rodolfo Valentino, dai primi mestieri ai ruoli che l'anno consacrato nei cuori delle donne americane, dalle critiche al suo interesse per lo spiritismo. Ma come in un film muto, la narrazione non è solo parola, lascia spazio alla visione di alcune scene delle sue pellicole più famose e alla musica suonata dal vivo da Supershock, progetto musicale che ha totalizzato oltre 700 cineconcerti in Europa, America and Medio-Oriente.