I giri del caso

I Giri del Caso è un progetto di videopoesia che nasce con l'intento di indagare le trasformazioni, o meglio, le transizioni urbane e culturali in atto nei quartieri di Parella e Campidoglio.

Nello specifico sono stati individuati 3 luoghi: Teatro Bellarte, Officina Verde Tonolli, e il Mau (Museo di Arte Urbana) che nel corso degli ultimi decenni hanno cambiato radicalmente la loro funzione all'interno dei rispettivi quartieri. Passando dall'essere - in ordine - una fabbrica di mutande e biancheria; una fabbrica di tubi; un fruttivendolo e macelleria; sono diventati: un teatro e un luogo in cui si coltiva creatività e partecipazione attraverso le arti performative; uno spazio verde con orti urbani, un apiario e tanto altro; una galleria d’arte urbana diffusa sul quartiere che ospita artisti/e visivi di diversa estrazione. Hanno dunque assunto il ruolo di spazi culturali, poli di incontro, collaborazione e scambio per i cittadini/e e la comunità dei quartieri.

La scoperta dei luoghi e della loro origine è avvenuta grazie alla frequentazione che, negli ultimi mesi, un team creativo ha avuto con le persone e le associazioni che si prendono cura della gestione di questi spazi o ch,e semplicemente, li vivono nella condivisione con gli altri. Sono stati organizzati incontri, cene, momenti di intervista e dialogo in completa apertura e ascolto, dando modo così all'imprevedibile di poter diventare catalizzatore del racconto stesso. Da qui il nome I Giri del Caso, un'occasione per mettersi alla ricerca di poesia nelle storie che sono state trasmesse, negli scorci dei luoghi in cui si sono immersi, vestendo i panni di esploratori/esploratrici che partono da una semplice domanda: ma sono i luoghi che trasformano le persone o sono le persone che trasformano i luoghi?

Anche il team si è lasciato trasformare e hanno lasciato che il lavoro si trasformasse assieme a loro: i racconti sono diventati immagini, le poesie li hanno aperti al gioco, ogni intento documentaristico si è mutato in una narrazione surreale che ha permesso di fondere passato e presente in un flusso onirico dei gesti e azioni. Passando idealmente il testimone alle generazioni che continueranno a frequentare questi luoghi e a riempirli con le loro storie.