TACCO 15

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11 dicembre 2016 ore 21.00
Teatro bellARTE, Via Bellardi 116 – Torino
Biglietteria: Intero: 10€/ Ridotto: 8€
(In abbonamento)

La protagonista è Gianna. Gianna è brillante, simpatica, divertente, affascinante eppure… ci inquieta. Il suo sorriso nasconde qualcosa, il suo sguardo ci spaventa. Il suo passato ci viene svelato, poco a poco, attraverso un ritmo frenetico, canzoni anni sessanta e parole, fitte e taglienti come lame. Ah dimenticavo… Gianna è una serial killer.

C’è un uomo in scena con lei. E’ un professore? Uno psicologo? Il suo amante? Suo padre? La figura resta avvolta nel mistero fino alla fine.

“Tacco 15” non è un giallo, non è un horror, non è uno spettacolo sulle donne… è tutto questo messo insieme.

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“Il progetto nasce due anni fa e prende spunto da alcune testimonianze da me raccolte, anni prima, in un documentario sulle carceri della Lombardia, quasi 40 ore di registrazione nelle 13 case di pena (così le chiamo io) insieme al mio collaboratore, ero allora consigliere regionale, Andrea Labanca.

Molte testimonianze toccanti, alcune tremende. Quelle femminili in genere. Poi un’amica, in un’altra occasione, un’amica di cui non farò, per discrezione, il nome, davanti ad un paio di spritz mi racconta di donne in carcere e di storie orribili. E sconcertanti. Da li prende corpo il testo, e dalle molte letture e dalle leggi canaglia vigenti in Italia fino a pochi decenni fa, e dalla voglia di immaginare una di queste anime perdute, che si ritrova, magari in un mondo ancor più orribile.

Ma ritrova se stessa. Quella se stessa, figlia dei maltrattamenti, della prostituzione coatta, dell’essere stata giovane, troppo giovane ed inerme. Il testo narra di una serial killer. Che trova vendetta e pace, solo nella morte e nel sangue di uomini, colpevoli di ricordarle il padre…anche una figura maschile stereotipata.

Grande il suo odio anche per le donne, che considera deboli ed inette. Il testo si sviluppa intorno a questa figura di femmina fatale, per i maschi per le femmine, per se stessa. Canta racconta irride, come una comedians donna bersaglia la società sotto un cono di luce, si veste si spoglia, piange urla maledice prega e…uccide…
È grand guignol. È splatter. È quel che la vita riserva alle anime perdute.” Bebo Storti

con Bebo Storti e Francesca Giacardi
Montaggio video Francesca Pesce.
Compagnia Cattivi Maestri.
Una produzione della Compagnia Cattivi Maestri