Urla Silenziose al Festival delle Colline Torinesi (19-22 ottobre)

Regia di Valentina Aicardi
Con Diana Anselmo e Diana Bejan
Supervisione Simone Schinocca
Consulenza Coreografica Giulia Guida - Bqb
Consulenza Accessibilità
Diana Anselmo - Al.Di.Qua.Artists - ALternative DIsability QUAlity Artists
Scenografia e light design
Sara Brigatti, Yasmin Ines Pochat e Florinda Lombardi
Musica saudadesaudade
Foto Emanuele Basile
Distribuzione Carlotta Lando - distribuzione@tedaca.it

Produzione Tedacà,
con il sostegno del MIC - Ministero della Cultura Regione Piemonte
in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi / TPE - Teatro Piemonte Europa

DOVE
Teatro Bellarte
(via Bellardi 116, Torino)

QUANDO
Giovedì 19 ottobre, h. 21.00
Venerdì 20 ottobre, h. 21.00
Sabato 21 ottobre, h. 17.00
Domenica 22 ottobre, h. 19.00

MAGGIORI INFORMAZIONI
www.fondazionetpe.it/festival/urlasilenziose/

"Senza una lingua, come si può esprimere la propria angoscia?" Pochi sanno quante lotte ci sono volute alla comunità sorda per far riconoscere, legalmente, il diritto di espressione.

Il palcoscenico è "abitato" da due persone legate da una lingua che si può vedere in silenzio: la lingua dei segni.
Inizieranno un viaggio in parallelo, attraverso molteplici scenari (famiglia, scuola, sanità, il vivere quotidiano), per raccontare un pezzo della storia italiana che pochi riconosceranno. Uno spaccato di Italia che, nonostante lo scorrere del tempo, è cambiato troppo lentamente.

In scena lo spettatore vedrà matelirializzarsi due linee temporali, la prima rappresenta il passato, partendo dagli anni Cinquanta, quando segnare era ancora "illegale", e la logopedia usava metodi invasivi per fare oralizzare, in questo periodo narrativo si affronteranno diverse tappe temporali, ognuna scandita da una significativa ingiustizia che la comunità sorda ha dovuto subire. La seconda linea dello spettacolo è ambientato nella contemporaneità, in cui sono ancora molti gli ostacoli che i/le cittadinə sordə devono affrontare, anche partendo da azioni apparentemente semplici e indispensabili, come chimare un'ambulanza o difendersi a un processo.

Lo spettacolo è una testimonianza che rivendica quanta strada ci sia ancora da fare: l'importanza di una lingua madre per poter comunicare fin da bambinə; la lotta contro il sistema scolastico per essere sé stessə ed esprimersi liberamente; le battaglie per far rispettare i diritti di un’intera comunità.

 

Uno spettacolo ispirato alla vita di Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il premio Molière.

Urla Silenziose è ispirato a “Il grido del gabbiano”, autobiografia scritta da Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il premio Molière (1993), sempre in prima linea nelle battaglie contro l’emarginazione e per i diritti delle persone sorde, e attualmente direttrice artistica dell’International Visual Theatre di Parigi. Lo spettacolo racconta inoltre altre storie reali di ingiustizie subite nella vita quotidiana da persone sorde, a partire dai due performer che si esibiscono in scena. Il linguaggio dell'opera è accessibile sia in lingua italiana sia in Lis, la sua messa in scena è un’alternanza di lingua dei segni con proiezione di sovratitoli, danza narrativa e teatro d’ombra, con l’accompagnamento di un tappeto sonoro che vuole traghettare il pubblico udente nella dimensione percettiva di uno spettatore sordo.

I/le Performer sono entrambə sordə segnanti. A tal fine, è stata fondamentale la collaborazione con una realtà attiva sul fronte della disabilità e delle performing arts: Al.Di.Qua.Artists – ALternative DIsability QUAlity Artists – prima associazione italiana di e per artisti/e dello spettacolo con disabilità.