DOVE
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
(via Modane 16, Torino)
QUANDO
Sabato 12 ottobre, h. 17.00
Domenica 13 ottobre, h. 17.00
BIGLIETTERIA
10 € (intero)
8 € (ridotto per Abbonamento Musei, ENS, Istituto dei Sordi, Familis).
PRENOTAZIONI
Si acquista il biglietto direttamente in cassa
e si prenota il posto tramite mail o cellulare
ai seguenti contatti:
Mail. biglietteria@fertiliterreniteatro.com
Cell. 334.8655865 (dalle 15 alle 18)
Lo spettacolo è accesibile sia in lingua italiana sia in Lingua dei Segni
e sono presenti presenti sottotitoli
BIGLIETTO = SPETTACOLO + MOSTRA
Il biglietto comprende la visione dello spettacolo e l'ingresso al museo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con visita inoltre all'esposizione
Je Vous Aime, prima mostra personale di Diana Anselmo, artista e performer Sordo che in questa ricerca indaga la relazione tra il pre-cinema e la storia di oppressione della comunità Sorda.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema (Torino) e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e l’Institut National des Jeunes Sourds (Parigi).
"Senza una lingua, come si può esprimere la propria angoscia?" Pochi sanno quante lotte ci sono volute alla comunità sorda per far riconoscere, legalmente, il diritto di espressione.
Il palcoscenico è "abitato" da due persone legate da una lingua che si può vedere in silenzio: la lingua dei segni.
Inizieranno un viaggio in parallelo, attraverso molteplici scenari (famiglia, scuola, sanità, vivere quotidiano), per raccontare un pezzo della storia italiana che pochi conoscono. Uno spaccato di Italia che, nonostante lo scorrere del tempo, è cambiato troppo lentamente.
In scena lo spettatore vedrà materializzarsi due linee temporali.
la prima rappresenta il passato: si parte dagli anni Cinquanta, quando segnare era ancora "illegale" e la logopedia usava metodi invasivi per costringere a oralizzare. In questa linea temporale si affronteranno diverse tappe, ognuna scandita da una significativa ingiustizia che la comunità sorda ha dovuto subire.
La seconda linea dello spettacolo è ambientata nella contemporaneità, in cui sono ancora molti gli ostacoli che i/le cittadinə sordə devono affrontare, anche partendo da azioni apparentemente semplici e indispensabili, come chiamare un'ambulanza o difendersi a un processo.
In definitiva, lo spettacolo è una testimonianza che rivendica quanta strada ci sia ancora da fare: l'importanza di una lingua madre per poter comunicare fin da bambinə; la lotta contro il sistema scolastico per essere sé stessə ed esprimersi liberamente; le battaglie per far rispettare i diritti di un’intera comunità.
Uno spettacolo ispirato alla vita di Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il premio Molière.
Urla Silenziose è ispirato a “Il grido del gabbiano”, autobiografia scritta da Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il premio Molière (1993), sempre in prima linea nelle battaglie contro l’emarginazione e per i diritti delle persone sorde e, attualmente, direttrice artistica dell’International Visual Theatre di Parigi. Lo spettacolo racconta inoltre altre storie reali di ingiustizie subite nella vita quotidiana da persone sorde, a partire in primis dai due performer che si esibiscono in scena.
Il linguaggio dell'opera è accessibile sia in lingua italiana sia in Lis, con l’accompagnamento di un tappeto sonoro che vuole traghettare il pubblico udente nella dimensione percettiva di uno spettatore sordo.
I/le Performer sono entrambə sordə segnanti. A tal fine, è stata fondamentale la collaborazione con una realtà attiva sul fronte della disabilità e delle performing arts: Al.Di.Qua.Artists – ALternative DIsability QUAlity Artists – prima associazione italiana di e per artisti/e dello spettacolo con disabilità.
Martha’s Vineyard su antinomie.it
I congresso di Milano fra suono e segno su riviste.unimi.it
Il modello sociale della disabilità su supernado.it
Regia di Valentina Aicardi
Con Diana Anselmo e Diana Bejan
Supervisione Simone Schinocca
Consulenza Coreografica Giulia Guida - Bqb
Consulenza Accessibilità
Diana Anselmo - Al.Di.Qua.Artists - ALternative DIsability QUAlity Artists
Scenografia e light design Sara Brigatti, Yasmine Ines Pochat e Florinda Lombardi
Musica saudadesaudade
Costumi Augusta Tibaldeschi
Foto Emanuele Basile
Distribuzione Carlotta Lando - distribuzione@tedaca.it
Produzione Tedacà,
con il sostegno del MIC - Ministero della Cultura e Regione Piemonte
in collaborazione con Festival delle Colline Torinesi / TPE - Teatro Piemonte Europa