Progetto 21 di Tedaca - Claudia Cotza

Tedacà torna in scena con Progetto 21

Quando e dove
13-14-15 e 16 maggio, ore 19.30
Spazio Cumiana 15 (via Cumiana 15, Torino)

Biglietteria
Biglietto Re-Play: 6 € / 8 € / 10 € / 15 €
Scegli tu quanto pagare, in base a quanto vuoi e quanto puoi spendere.

Prenotazione
biglietteria@fertiliterreniteatro.com / cell. 3313910441 (h.15.00-18.00)

Produzione Tedacà
In collaborazione con Fertili Terreni Teatro

Con Progetto 21 condividiamo il nostro percorso creativo

Progetto 21 è nato durante il periodo di Pandemia e chiusura dei teatri.

Abbiamo riunito a Bellarte 21 persone, fra artisti e lavoratori dello spettacolo, che hanno dato voce alla propria dimensione emozionale, attraverso teatro, danza, musica, fotografia, pittura e scrittura. Sotto la regia del nostro direttore artistico, Simone Schinocca, il gruppo ha costruito una performance fondata su un vocabolario comune, con situazioni dettate dall’istinto creativo e momenti di "rottura", dove ciascun componente interpreta un tema, attraverso qualsiasi forma artistica.

Progetto 21 è il processo creativo che si manifesta nell'atto stesso della creazione. E' creatività intesa come rito collettivo, dove gli spettatori partecipano con la loro presenza, infondendo agli artisti quella dinamica emozionale che permette all'arte performativa di poter vivere in qualsiasi spazio.

In questo periodo di lontananza, abbiamo capito ancor di più che il teatro ha bisogno del pubblico per concretizzare emozioni. Per questo non vediamo l'ora di condividere con ciascuno di voi il nostro Progetto 21.

Come funziona Progetto 21

Progetto 21 è partito a gennaio 2021. Inizialmente gli artisti si sono confrontati portando in luce la propria dimensione emozionale, spesso fondata su un periodo di smarrimento, visto il lungo tempo di inattività. Lavorando insieme, sotto la guida del nostro direttore artistico Simone Schinocca, il gruppo ha costruito una performance fondata da un vocabolario comune, situazioni dettate dall’improvvisazione e momenti di rottura, dove ciascun componente interpreta un tema con qualsiasi forma artistica. Abbiamo lavorato su questo per codificare un linguaggio che coinvolga il pubblico nel nostro processo creativo, rendendo inoltre ogni rappresentazione di Progetto 21 diversa dalla precedente.

Il vocabolario comune è costituito da movimenti, schemi e gesti che in determinati momenti vengono effettuati da tutti i performer, con modi, intenzioni e stili differenti. Si tratta di un linguaggio costruito in simbiosi, prendendo spunto da alcune coreografie e da una interpretazione coreutica di alcune parole in Lingua dei Segni che permettono agli interpreti di dialogare tra loro durante la performance senza l’utilizzo della voce. Durante la performance, il vocabolario comune lascia però spazio anche all’improvvisazione emotiva, in base alle atmosfere suggerite da un alternarsi di musica e silenzi. Nell’atto di improvvisare, i performer esplorano il proprio istinto, guidato dalle sensazioni che vivono in quell’istante. Per mantenere la purezza del tasso d’improvvisazione, ogni rappresentazione si svolge con musiche differenti.

Un altro elemento molto importante della performance sono le “rotture”. In questa fase, ciascun componente può alzare il braccio e richiamare l’attenzione su sé stesso, per proporre un monologo/dialogo legato a un tema specifico. L’artista può esprimere ciò che pensa attraverso qualsiasi linguaggio (recitazione, poesia, danza, canto, scrittura creativa, arte figurativa e narrazione di una storia), il tema che funge da ispirazione viene proposto una settimana prima di andare in scena, così da lasciare il tempo a ciascun componente di preparare la sua micro opera.

Il pubblico viene così immerso nell'atmosfera che respira una compagnia mentre il percorso creativo stesso si manifesta. Un atto creativo fatto di condivisione, istinto e riflessione, dove l'energia degli spettatori contribuisce a concretizzare ogni emozione.  Così il sentire individuale diventa prima comune e poi tangibile e universale.

Com'è nato Progetto 21

In un momento in cui il mondo dell’arte performativa stava vivendo una situazione di stallo, noi come artisti abbiamo avuto la necessità di ritrovare il nostro posto nel mondo e nella società, confermando come teatro, danza, musica, canto, fotografia e arte figurativa possano promuovere e divulgare una narrazione capace di includere le emozioni di tutte e tutti.

Da gennaio 2021, come Tedacà abbiamo riunito un collettivo di attrici, ballerine, coreografe, scrittori, cantanti, fotografi e artisti che si sono incontrano due volte a settimana, presso il teatro Bellarte, per dare forma a Progetto 21, un format in divenire, dove ciascun componente diventa parte di un gruppo che trasforma il sentire individuale in sentire universale. I componenti di questo collettivo sono artisti che collaborano alle nostre produzioni e ai diversi progetti di Tedacà. Il nome non è stato scelto a caso. Si chiama Progetto 21 perché ha una dimensione temporale che coprirà questa annualità straordinaria e perché gli artisti coinvolti sono 21.

Con Progetto 21, abbiamo inoltre fornito anche una forma concreta di sostegno al reddito degli artisti, in un lungo periodo di inattività dovuta alla chiusura degli spazi deputati alla rappresentazione dal vivo.

Progetto 21 è affermazione di quanto sia importante il pubblico dal vivo per il teatro.

Per questo non vediamo l'ora di condividere questo percorso creativo con ciascuno di voi

GLI ARTISTI E I LAVORATORI DI PROGETTO 21

Regia Simone Schinocca
con Valentina Aicardi, Alessia Arrigo, Federica Beccaria, Francesca Bovolenta, Francesca Cassottana, Claudia Cotza, Antonella Delli Gatti, Giulia Guida, Silvia Freda, Costanza Frola, Marco Musarella, Michela Paleologo, Valeria Pugliese, Valentina Renna, Marisa Russo, Andrea Semestrali, Viviana Stizzolo, Livio Taddeo, Giulia Vescovo
Coordinamento tecnico Florinda Lombardi
Foto di Emanuele Basile